Gli adolescenti sono sottoposti ad importanti cambiamenti fisiologici ed alla necessità di relazionarsi a compiti evolutivi complessi: quando gli adolescenti presentano difficoltà a scuola, dobbiamo considerare la qualità e la quantità del loro investimento di energie psichiche e cognitive sull’elaborazione dei vissuti legati ad essi ed il successo con cui vengono affrontati e superati o meno. Questo ha inevitabili ricadute sul funzionamento scolastico del ragazzo adolescente, in particolare in concomitanza con il passaggio tra scuole medie e superiori.
I cambiamenti che coinvolgono gli adolescenti
Quali sono i processi evolutivi in cui gli adolescenti sono ingaggiati, e che possono essere legati ad eventuali concomitanti difficoltà a scuola?
- cambiamenti corporei legati alla pubertà, pulsionalità ed emotività in primo piano
- passaggio alle nuove capacità di pensiero astratto e riflessivo
- nuove richieste e possibilità relative alle autonomie
- priorità della socializzazione con i pari e l’altro sesso, dell’appartenenza ad un gruppo
- processi di costruzione della propria identità
Attraversare queste tappe evolutive significa anche fare i conti con la propria individuazione e separazione dalle figure genitoriali idealizzate del proprio mondo infantile, confrontarsi con un’identità maschile o femminile adulta, con una nuova immagine corporea. Sono quindi le paure e le rabbie infantili, le ansie di separazione dai genitori, quelle relative al proprio corpo, a riemergere in modo più forte e una attitudine maggiormente introspettiva in questa fase. Se sentite dal ragazzo o dalla ragazza come non affrontabili, queste possono costituire un blocco evolutivo o una regressione a una dimensione più dipendente ed infantile.
Adolescenza e difficoltà a scuola o nello studio
Le emozioni confuse ed intense relative a questi conflitti possono occupare i pensieri dei ragazzi adolescenti tanto da rendere difficile o impossibile preservare quello spazio vuoto e silenzioso in cui è necessario poter sostare nel momento dello studio.
La capacità di studiare è legata alla possibilità di raggiungere una dimensione di momentanea separatezza e, in certo modo, solitudine con se stessi. In fasi connotate da emozioni destabilizzanti, questa può essere però legata ad ansie e sensazione di inadeguatezza.
Si può giungere così ad avere forti difficoltà a scuola, un rifiuto dello studio, il quale viene a rappresentare un momento difficilmente tollerabile in cui i ragazzi possono sentirsi a confronto con la loro incapacità a fare spazio tra i pensieri e a concentrarsi.
Il rischio è quello di arrivare ad una situazione di calo o ritiro scolastico, a un iper investimento nel gruppo o al contrario ad un isolamento sociale, a comportamenti a rischio che possono simbolizzare una via di fuga dai problemi.
Perché questa fase evolutiva mantenga un carattere transitorio ed affrontabile positivamente, può essere utile pensare ad una consultazione psicologica in cui affrontare i nodi che la caratterizzano e che, sciogliendosi, possano creare un nuovo spazio di pensiero in cui riacquistare delle buone funzionalità cognitive ed emotive.
Per informazioni o un appuntamento nel mio studio a Milano potete contattarmi al numero 347.5202018 o tramite mail: irenemazzon@libero.it.